
... ha titolato Il Tirreno un'infinità di volte. Dice: che c'entra? Centra, centra. È tanto per entrare in argomento. Infatti la mia avventura americana sta per finire e devo rientrare a Pisa. Avevo in programma centinaia di post sul Viagra, sugli studenti americani, sui poliziotti americani (perlomeno quelli del New Jersey), sugli Shopping Malls americani, sulle banche americane e invece niente: non sono riuscito a propinarvi niente di tutto questo. Però non è detta l'ultima parola... pare proprio che la mia avventura (e con me quella di tutta la mia famiglia) non finirà definitivamente: si sposterà solo un po' più a sud (nemmeno troppo: un'ora e mezzo di macchina), nella contea di Monmouth.
Per farla breve (è questa la sorpresa): mi hanno proposto un contratto di cinque anni alla Monmouth University! La Monmouth University (monmouth.edu) è un piccolo college privato, moooolto vicino al mare (una università del surf, praticamente), che in un primo momento ci aveva lasciati perplessi per la brezza oceanica e l'atmosfera da mare fuori stagione che vi si respirava.
Senso di libertà che si respira – nonostante tutto – in questo paese che è il più multiculturale del mondo, desiderio di allontanarci dalla palude italiana e, perché no, salario, sono state le motivazioni principali che hanno guidato la nostra non facile scelta.
In Italia a questo punto non ritornerò mai più, data la notoria apertura delle università italiane nei confronti di chi si allontana dai pascoli natii ("chi va via perde il posto all'osteria": è stato più o meno questo il senso dell'ultima mia conversazione con il direttore del dipartimento di Pisa).
Quindi hai voglia a blogghe... Diventerà per me – spero anche per voi – un appuntamento fisso, una "Little Italy" privata dove riscaldare il mio cuore di emigrante.
Ad maiora!