martedì 27 maggio 2008

Pisa come il Bronx...


... ha titolato Il Tirreno un'infinità di volte. Dice: che c'entra? Centra, centra. È tanto per entrare in argomento. Infatti la mia avventura americana sta per finire e devo rientrare a Pisa. Avevo in programma centinaia di post sul Viagra, sugli studenti americani, sui poliziotti americani (perlomeno quelli del New Jersey), sugli Shopping Malls americani, sulle banche americane e invece niente: non sono riuscito a propinarvi niente di tutto questo. Però non è detta l'ultima parola... pare proprio che la mia avventura (e con me quella di tutta la mia famiglia) non finirà definitivamente: si sposterà solo un po' più a sud (nemmeno troppo: un'ora e mezzo di macchina), nella contea di Monmouth.
Per farla breve (è questa la sorpresa): mi hanno proposto un contratto di cinque anni alla Monmouth University! La Monmouth University (monmouth.edu) è un piccolo college privato, moooolto vicino al mare (una università del surf, praticamente), che in un primo momento ci aveva lasciati perplessi per la brezza oceanica e l'atmosfera da mare fuori stagione che vi si respirava.
Senso di libertà che si respira – nonostante tutto – in questo paese che è il più multiculturale del mondo, desiderio di allontanarci dalla palude italiana e, perché no, salario, sono state le motivazioni principali che hanno guidato la nostra non facile scelta.
In Italia a questo punto non ritornerò mai più, data la notoria apertura delle università italiane nei confronti di chi si allontana dai pascoli natii ("chi va via perde il posto all'osteria": è stato più o meno questo il senso dell'ultima mia conversazione con il direttore del dipartimento di Pisa).
Quindi hai voglia a blogghe... Diventerà per me – spero anche per voi – un appuntamento fisso, una "Little Italy" privata dove riscaldare il mio cuore di emigrante.
Ad maiora!

venerdì 23 maggio 2008

Prima di tutto gli zingari...

Prima di tutto vennero a prendere
gli zingari e fui contento perchè
rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e
stetti zitto perchè mi stavano
antipatici.
Poi vennero a prendere gli
omosessuali e fui sollevato perché
mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti
ed io non dissi niente perchè non
ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me
e non c’era rimasto nessuno a
protestare.

(Bertolt Brecht)

giovedì 22 maggio 2008

22 Maggio 2008

Carissimi,
posto queste poche righe per salutarvi.
Finalmente faccio capolino nel blog e sono davvero contenta di ritrovarvi.
Vorrei fare mio quanto già detto dal Malva, una specie di ansia era presa anche a me, pertanto ho cercato di farmi perdonare inserendo le aggiunte che vedete qui di lato e che spero vi piacciano.
Un abbraccio a tutti voi.

lunedì 19 maggio 2008

INTER MERDA ( dedicato al Matte...........)

E per finire con politica e cinema , vi mando le ultime chicche.
Poi però cambio registro, un po' per non essere ripetitivo, un po' perchè vabbè l'autoironia e far sentire meglio il Vincenzino a casa sua ma non esageriamo..........................( a me una delle foto che ho postato non dispiaceva neanche tanto............................).
Comunque Matte vai a cagare e dimmi quando si mangia sennò ti mando al confino.


mercoledì 14 maggio 2008

Ci Sono Anche io ( è un mondo difficile, felicità a momenti)

Scusate la mia prolungata assenza; non sto qui a tediarvi e rimando eventuali discorsi a cazzo sulla terrazza del Matte.
Nel frattempo vi mando un po' di cagate politiche, sperando di vedervi presto, di farci un po' di risate e che una volta nella vita a qualcuno mai venisse in mente di far qualcosa per la nostra povera italietta, sempre allo sbando, sempre più amata...........................................


martedì 6 maggio 2008

autocritica

mi dispiace.
il titolo del film citato da vincenzo è anche secondo me un cult della commedia italiana o "all'italiana" (e già qui si potrebbe discutere) degli anni settanta. la stessa recensione è impeccabile. sono un fanatico di gassman e manfredi e anche nel caso di "c'eravamo ..." è difficile dire chi dei due è il più bravo. ma il titolo stesso evoca anche la situazione che il blog sta vivendo in questo momento.
com'era vince? i blog finiscono come quei cortili deserti ....
ecco. sta avvenendo un po' questo.
ma si sa, è il destino di tante storie: interesse, entusiasmo, routine, distacco...
mi sento però di fare autocritica.
prendi per esempio il matte: accusato di assenteismo, di scarso interesse, di limitarsi alla battuta, di non scrivere il pezzo... alla fine è ancora lì. come del resto è ancora lì al campo a giocare. e allora mi viene il dubbio che ascoltarlo ci faccia bene.
attenzione! questa non è una critica al blog (che invece mi pare una trovata ottima e pari a quella di andare a giocare a pallone insieme) è una autocritica a quello che ci scriviamo sopra.
da una parte viene il grido troppa politica? bene, allora meno politica.
il "pezzo nostalgico" o di riferimento alla scuola ha rotto? e allora togliamolo.
di che dobbiamo parlare per "interessare" tutti? di niente forse, di cazzate.
e poi? è giusto interessare tutti? è possibile?
ora vengo al dunque e qualcuno storcerà la bocca.
non mi interessa te lo dico lo stesso.
lo sai cos'è che manca a questo blog?
cosa manca a certe serate in compagnia di amici?
la sincerità anche intellettuale di certe affermazioni.
un linguaggio un po' più scorrevole che permetta a tutti di dire la sua.
la capacità di incontrarsi a casa del matte a prendere un caffè.
non importa se siamo 4/5 e vorremmo essere in 20.
ho sentito critiche sul blog. alcune degne di nota.
io credo che questo blog potrebbe funzionare da analisi collettiva per coloro che in classe si sono semplicemente passati i compiti se e solo se si dicono cose che si pensano e si dicono in maniera diretta.
insomma, vince, hai creato un bar dove possiamo incontrarci, hai invitato tutti. qualcuno è venuto solo al vernissage, qualche altro aveva da fare, qualcuno è rimasto ed è contento.
io ti sono grato.
p.s. la prossima volta, se ti interessa, ti dico per chi ho votato.