venerdì 29 febbraio 2008

dalle foto di scuola. puntata n.2.

... spalle alla porta ricevo la palla, "sento" l'avversario, mi appoggio su di lui, non faccio "ponte" ma finto a destra, dribblo secco a sinistra e vado in goal. facile no? il mio marcatore resta fermo a guardarmi. non ci faccio caso, dobbiamo pareggiare o no? l'aria è densa di sudore e sotto l'eternit della copertura è fuori norma 626. il campo di gioco largo dieci metri e lungo ottanta sembra più che altro una bocciofila. le porte sono due giacchette della tuta sempre più impolverate. ma siamo nel 1984 ed è tutto ok.
rientro a centrocampo, i miei mi guardano contenti e lui è sempre lì, dietro a me. mi sta incollato e adesso lo guardo meglio.
è più alto di me. è più robusto. un riccioletto, moro, con un paio di occhiali tondi davanti ad un paio di occhi tondi. porta un paio di jeans, le "polacchine" e una maglia di ciniglia a righe orizzontali in tonalità dal verde al grigio. il viso arrossato e l'espressione? ecco è proprio la sua espressione che mi colpisce. ho giocato tante volte e che si giocasse di punti o di niente ho quasi sempre trovato nel mio diretto avversario un'espressione di sfida, di grinta, di cattiveria agonistica, di determinazione, di voglia di vincere, di sport da uomini duri, specchio perfetto della stessa mia faccia. così vogliono gli allenatori e così vuole il gioco del calcio. io mi sono adeguato e non solo e non sempre dentro al campo. ma questa volta no.
lui mi guarda e con la testa inclinata sulla spalla mi sorride. sembra volermi dire: beh, ho fatto del mio meglio e... tu sei stato più bravo. ma forse è un'impressione. boh..
altra palla.
stavolta ci arrivo un po' lungo e dovrei lasciar perdere ma, come dicevo prima, non sono abituato. entro lo stesso. in ritardo. entro male.
prendo la palla d'accordo, ma prendo anche lui.
ho sul volto la solita espressione di sfida, di grinta, di catt.....
ma mi va via subito.
lui mi guarda con la solita espressione di prima.
io vorrei scusarmi e inizio col dire: oh guarda, non l'ho fatto apposta. è solo che...
e lui: tranquillo, si gioca a pallone.
basta qui. mi basta e mi avanza.
per come sono fatto io tre parole nel posto giusto e al momento giusto mi bastano per tutta la giornata. se poi alle parole seguono un paio di fatti, allora mi bastano per tutta la vita.
questo è il matte, ragazzi.
il matte che ho conosciuto io nel 1984 e vi garantisco che è rimasto lo stesso.
siamo diventati amici da subito e lo siamo rimasti sempre, fino ad oggi.
da quel giorno ha praticamente smesso di essere il mio marcatore diretto per diventare, prima uno dei miei compagni e poi quello che spesso mi faceva vincere le partite.
io, quando gioco, voglio vincere.
nel 1984 al matte questo non interessava.
provate a chiederglielo oggi?

nota: ho scritto queste righe, primo per sottolineare (e con una certa presunzione) il regalo che gli ho fatto venticinque anni fa (l'amicizia è pari ma la voglia di vincere nel gioco del pallone, quella lui la deve a me e se ci pensa seriamente, lo ammetterà), secondo per provocargli una reazione (attendo come tutti un suo post e se lascia per terra la maschera di mategiocoso e lo scrive vi sorpenderà).
ciao matte, ti ripasso quella palla che attendi dal 1984.
anche se purtoppo per me, adesso, saresti capace di riprendertela da solo.
il vostro cecconetzer.

giovedì 28 febbraio 2008

L'AFORISMA ( visto che stiamo volando basso............. )

è molto carino il commento sotto al bambino, in effetti la prima volta non è stata molto tempo dopo.........................

Un abbraccio a tutti quanti ....................................... Massi.

mercoledì 27 febbraio 2008

ATTENTI SULLE AUTOSTRADE












Senza parole................................................. Canino e Cecconetzer

lunedì 25 febbraio 2008

That's amore!


Salve a tutti. È tempo che effettivamente riprenda ad ammorbarvi con qualche impressione di soggiorno americano. Altrimenti sento di tradire la mia "mission" (come aveva osservato tempo fa il Ghila) e, non da ultimo, faccio preoccupare Valeria sul mio stato psicofisico. Devo dire anche che trovare il tempo di scrivere qualche riga è una cosa che oggettivamente mi rilassa – cosa di cui sento effettivamente il bisogno negli ultimi tempi. La sensazione – non lo dico per retorica, ma perché lo sento davvero – è quella di fermarsi a prendere un aperitivo tra amici per fare quattro chiacchiere dopo una giornata di lavoro. Gli ultimi tempi sono stati un po' stressanti (anche perché a me basta poco): qui siamo già a metà semestre e si affaccia la necessità di preparare i primi esami scritti per gli studenti, i quali, va detto, non sono assolutamente dei soggetti facili. Oggi pomeriggio in ufficio ho assistito indirettamente (perché avveniva nella stanza accanto alla mia) ad una scenata di una studentessa che si lamentava di essere stata bistrattata all'esame. La cosa divertente è che all'inizio, orecchiando distrattamente la conversazione, mi ero formato inconsciamente l'idea che a giudicare dal tono di voce preciso, perentorio, accusatorio della ragazza, cui seguivano dei farfugliamenti difensivi dell'uomo, lei fosse la professoressa e lui lo studente fannullone. In realtà era esattamente il contrario: la ragazza stava semplicemente rinfacciando all'uomo di non capire una mazza di quello che andava insegnando e pertanto di non avere i titoli per giudicarla. Questo tanto per dare un'idea di quali sono i rapporti di forza tra le due categorie.
Ma degli studenti americani vi parlerò più dettagliatamente in seguito, magari quando comincerò ad avere i primi risultati.
Non è di questo che volevo raccontarvi. Come forse tutti avrete riconosciuto, le parole dal titolo richiamano i versi di una celebre canzone cantata da Dean Martin, che ha avuto la sfortuna – al pari di altre musiche celebri – di finire sulle scatole dei surgelati "That's amore" (Findus), i quali non del tutto a caso sono principalmente a base di legumi (una strofa assolutamente geniale della canzone fa "when the stars make you drool just like pasta e fasul"). Più degnamente, essa ha fatto da colonna sonora ad un bellissimo film degli anni ottanta, "Stregata dalla luna", con Cher e Nicolas Cage, interpreti di una strampalata ma irresistibile saga romantico/familiare italoamericana.
Quel che colpisce di questa canzone dalla melodia mediterranea e partenopea è proprio la naturalità con cui le parole italiane (e del dialetto napoletano in particolare) spuntano quà e la nel testo inglese, formando una miscela armonica e irresistibile. È proprio questo una delle cose che mi hanno colpito maggiormente della mia permanenza fin qui nella Est Coast: la quantità (e la qualità) degli italoamericani che sono presenti in queste terre!! Rosellina che incontro periodicamente alla Bank of America quando vado a versare i soldini dello stipendio, siciliana, giunta qui da piccolissima; Carmine, mitico autista di Sala Consilina (provincia di Salerno, paisà!) che guida sulla linea di autobus che raggiunge il cuore della grande mela; Angelo, elettricista tuttofare della Residence studentesca dove abito ("Vincè, ma che ti serva una macchina?"); Eva, anche lei dalla campania che fino ad ora non mi ha ancora fatto pagare il caffé al bar del campus, e molti altri ancora, fino ad arrivare a Nicola (Nick), responsabile amministrativo del residence, abruzzese, e più specificatamente del paese di Fraino. È stato lui che una settimana fa mi ha regalato sicuramente l'esperienza umana più bella e significativa, invitandomi alla serata di gala ("dinner dance" si dice da queste parti) della società frainese di mutuo soccorso di cui lui fa parte. Si avete udito bene: società di mutuo soccorso, quelle che i primi immigranti creavano per sopravvivere e farsi forza in queste terre ostili e sconosciute. Ora, io quello che non mi sarei aspettato, essendo l'associazione di un paese che è sicuramente piccolo e soprattutto, dopo tanti anni dalla sua fondazione, è di ritrovarmi ad una serata di gala di circa quattrocento persone, in una villa ristorante smisurata, con tanto di palco e bandiere americana e italiana, stemma dell'associazione, palloncini tricolore ad ogni tavolo, e molto altro ancora che non vi potere nemmeno immaginare. Ora, il bello è arrivato al clou della serata, quando dopo il discorso del fondatore della società, la benedizione del parroco e due parole di introduzione di Nick, è stato annunciato l'ospite d'onore della serata: il prof. Vincenzo Mele da Pisa. Aaargh! Preso forza e coraggio ho tenuto un brevissimo discorso (in inglese, deludendo i più, ansiosi di ascoltare il patrio idioma) in cui mi dichiaravo entusiasta di trovarmi immerso in quell'atmosfera di comunità e solidarietà. Il bello è che – a parte una certa enfasi alcolica sui sentimenti – era assolutamente vero. Questa è l'esperienza indubbiamente e inaspettatamente più intensa che ho provato finora stando qui: non solo e non tanto la quantità di italoamericani che si trovano da queste parti, ma il loro calore, la loro umanità che, sia pure in veste un po' kitsch e retrò, ci parla di un paese di altri tempi.

venerdì 22 febbraio 2008

venerdì pomeriggio

e' venerdì pomeriggio, sono in ufficio ed il capo è andato a Bormio per "lavoro", quindi, come potete ben vedere non sto lavorando; mi sono messa con impegno a leggere tutti i post passati, a qualcuno ho lasciato anche un commento (sto diventando brava anche con il blog) fino al primo che ha scritto Vincenzo, e deve dire che tutti insieme danno una bella emozione: ritrovarvi tutti, scoprire un pezzettino di vita di ognuno di voi.
non so se è ancora aperta la classifica delle canzoni (del liceo e attuali), io lascio comunque le mie:
io non ho cambiato molto i gusti musicali, sono rimasta ancorata ai cantautori italiani (dell'altra musica conosco ben poco), e tra questi sicuramente Baglioni (e non commentate con la solita rima) con "Avrai", Venditti "Ci vorrebbe un amico" e il più recente Ligabue, tra le sue trovo difficile scegliere, mi piacciono tutte (ho gusti strani lo so), ma una delle più belle è "Piccola stella senza cielo", del primo album e "Certe notti" da "Buon compleanno Elvis".
devo dire la verità, volevo provare a mettere una foto dei miei cari animaletti, dato che per ora non abbiamo figli abbiamo messo su un piccolo zoo (con tanto di serpente), ma per fare una così difficile oparazione dovrò chiedere nuovamente l'aiuto di Valeria (Valeria stavolta però ti invito a cena!), quindi per ora vi saluto e nuovamente grazie, perchè con la vostra presenza mi riportate a momenti sicuramente più spensierati (il problema di pagare il mutuo nel 1989 non c'era!).

giovedì 21 febbraio 2008

Cena di banco


Ieri sera cena milanese io e il vecchio Gion. In un bel posticino, sperimentato e se vi capita ne val la pena. Cicala02. Il Gion mi si presenta con un regalo, un CD che anche se non l'ho ancora sentito so già che sarà bellissimo.
E poi grande parlata, grandi temi, grandi casini (miei!!), cambiamenti, insomma di tutto. Vita a piene mani, con le sue cose belle e le sue cose meno. Quelle faticose. Una sera che è volata, un vino anche, e poi la notte di milano a inghiottire tutto.

CAMBIAMO REGISTRO

Visto che sono stato tacciato di seriosità e di malinconia, e spero mai di malinconoia, e visto che altresì sono ormai un noto professionista di impareggiabili qualità artistiche (come potete facilmente dedurre dalla foto) che collabora con le più famose e titolate cliniche dentali del mondo ( vedi seconda foto ) ,



vorrei erudirvi, consegnandovi il materiale didattico necessario, su uno dei più importanti argomenti dei nostri tempi e della mia professione: IL SESSO ORALE.



mercoledì 20 febbraio 2008

Caro diario...

VOI riuscite a dire no a una donna senza rimpianti, VOI fate il Blog perché non avete vissuto appieno la giovinezza, VOI avete la sindrome dell'invecchiamento precoce. IO gridavo solo cose BUONE e GIUSTE e ora sono uno SPLENDIDO TRENTASETTENNE!

ABBIAMO QUASI 40 ANNI ?????......................

La maggior parte delle persone che si è iscritta all'università quest'anno è nata nel 1989; in quell'anno tu sapevi già fare molte cose, risolvevi equazioni (.......si fa per dire.......), e stavi per affrontare la maturità.
A scuola, per copiare, tu portavi la cartucciera, loro si sono avvalsi dei cellulari collegati ad internet.
Non hanno mai cantato " We are the World "e non riescono ad immaginare che Vasco Rossi possa un tempo aver avuto i capelli, un profilo anatomico decente e che addirittura qualcuno lo riteneva un bel ragazzo.
Non hanno mai giocato con l' ATARI nè con il COMMODORE e se qualcuno mostrasse loro un LEGO o delle biglie colorate, lo spedirebbero da uno psicanalista.

Il CD è entrato sul mercato che erano ancora bebè quindi non hanno mai avuto un mangiadischi rosso con i 45 giri che si spezzavano sempre.Non hanno mai giocato a PAC-MAN e, a raccontare loro le favole, è stato il videoregistratore.
GUERRE STELLARI , per loro, è una cagata mostruosa e considerano ridicoli quegli effetti speciali.

Non ricordano le televisioni con solo 10 canali che si cambiavano con la manopola, e non hanno mai visto TV in bianco e nero ( neanche si possono immaginare che non esistesse il telecomando ).
Sono nati 5 anni dopo che la Sony ha commercializzato il Walkman e per loro i pattini hanno sempre e solo avuto le ruote in linea; il PC ed il cellulare sono cose normali, non nuotano mai pensando a " LO SQUALO " e per loro Michael Jackson è sempre stato bianco.

Non possono credere che John Travolta fosse un ballerino ( con quella pancia ) e non sanno chi sia " l'uomo da sei milioni di dollari " o " l' A-Team "; per loro le Charlie's angels sono le protagoniste di un film ed i " Chips " non sono che una marca di patatine.....................................

Dopo avervi costretto a leggere questi insani ricordi vi elencherò i sintomi eclatanti della Vostra vecchiaia :

1) Capisci e sorridi leggendo quanto sopra.

2) Se sei un uomo, riesci a dire NO ad una donna senza rimpianti.

3) Se sei una donna, riesci a dire SI ad un uomo senza rimpianti.

4) Quando fai sport lo racconti orgogliosamente a tutti.

5) Quando fai lo spuntino notturno lo digerisci dopo 2 giorni.

6) Quando ti accorgi che la verginità non è più argomento di conversazione.

7) Quando i bambini ti dicono "signore", ti danno del lei o ti chiamano "zio" o "zia".

8) Quando hai bisogno di una settimana per recuperare una notte brava ed il tuo fegato grida vendetta se decidi di ubriacarti per 2 sere consecutive.

9) Quando tu stesso stendi l'asciugamano dopo la doccia.

10) Quando ti molesta che altri lascino il dentifricio aperto.

11) Quando vai al mare e riesci a trascorrere un'intera giornata senza farti il bagno.

12) Quando preferisci vedere i concerti e le partite in tv invece che dal vivo.

13) Quando ricominci a portare i regali ai compleanni come da bambino.

14) Quando ti rompi in discoteca perchè la musica è troppo alta e non si riesce a parlare.

15) Quando preferisci vedere un amico piuttosto che passare ore al telefono con lui.

Mah...................., forse sarà per questo che la nostra cena è diventata così sentita........................
Adesso però non abbattetevi troppo, mi raccomando.

un abbraccio e un sentito benvenuto al Gion, Long Gion e a tutti quanti siete.Max.

lunedì 18 febbraio 2008

Oh ce l'ho fatta anch'io!

Segnate pure un punto per Valeria, ché ch'a pensato lei a invitarmi, popò di caate. Sennò ero sempre lì a scrive' commenti su commenti come ir Matte.
Come ha aiutato Iana a isciversi, Valeria ha aiutato anche me. Sentite cosa ha fatto: ha preso la bici, è venuta a Milano, facendo la Cisa, sulla statale innevatta s'intende; una volta a Milano ha vagato per ogni strada e suonato a mille porte per trovarmi perché non c'aveva l'indirizzo preciso; si è presentata alla mia porta stanca e affamata, ma sorridente, ha pulito tutta la casa, giocato con le bambine, fatto la spesa per noi al supermercato di sabato mattina quando c'è da fare a picchi e preparato una cenetta per me e Rita (era san valentino) e poi, alla fine, ancora sorridente e paziente, mi ha fatto vedere passo passo come iscrivermi al blog e scrivere post stupidi come questo; poi è riapartita, sorridente e paziente, lasciandoci un enorme mazzo di fiori in casa: INSOMMA MARVA GLIELO VOGLIAMO DARE O NO UN BEL BARATTOLINO SAMMONTANA a STA RAGAZZA?!! E che c...o! ; )))

Il Gion

giovedì 14 febbraio 2008

Pisa/NY anda e rianda

http://www.edreams.it/edreams/italiano/amadeus3/FareItineraryView.jhtml;$sessionid$YSY3FMP0VO2FBQFIS0ISFEWAVCLN0IV0?_requestid=12983

BUON SAN VALENTINO !!!

Scommetto che qualcuno inorridirà leggendo il titolo: e invece vi frego. E' solo una scusa per sapere cosa fanno stasera il Matte e il Nassi ....pronto, c'è nessunoooooo??? (almeno andiamo un pò più sul frivolo, no??!!)
Antocuriosa

mercoledì 13 febbraio 2008

A GRANDE RICHIESTA!!!!

Signori & Signore, eccomi qui!!! A grande, grandissima, incredibile richiesta (modestia a parte), giungo in questo blog! Scherzi a parte, ragazzi lo sapete, arrivo sempre!...tardi magari, ma arrivo... !!! I complimenti per l'ideona a Vince li ho già fatti via telefono e comunque li rinnovo (ebbravo mele!!), nel mentre ho letto un pò di post, mi son beccata qualche più o meno velato rimprovero per la latenza (inclusa l'ultima cena alla quale non ho partecipato ma che ora mi garantisce almeno l'anonimato fotografico sul blog...eh, eh!!!) e ora finalmente vi posso salutare tutti.
Per la lista canzoni e altre riflessioni rimando ad un successivo post, sennò tutto insieme è troppo !!!
Per ora vi abbraccio e non crediate che non partecipi alla gara acchiappapunti/gelati: se mi va in porto un'idea me ne becco un miliardo di punti!!!
ciaooooooo
Ant

martedì 12 febbraio 2008

Lista canzoni



Vabbuò, levammoc' stu pensier... Paolo mi ha giustamente fatto notare che la lista delle canzoni autobiografiche (chiamiamole così) andava messa in un apposito post, invece che inserita nei commenti, come più discretamente ho fatto io, in appendice al suo "No Surrender". Li vi rimando per lo sfondo di vita e di ricordi che sta dietro ad ogniuna di esse, per due motivi. Primo perché non ho voglia di ammorbarvi di nuovo con i miei "amarcord" – anche se devo confessare che mi ha fatto molto piacere scriverli, un piacere strettamente personale che spero di essere riuscito a comunicare. 
Secondo perché come avrete notato nei post è impossibile utilizzare la funzione "copia e incolla", che mi avrebbe consentito di ribadirli in questo contesto con il minimo sforzo. Accontentatevi dunque della mera elencazione delle canzoni e, chi non ha veramente niente da fare, può andare a leggere le motivazioni tra i commenti di "No Surrender".
Ecco la lista.

Adolescenza (mai edipicamente superata):
1) Dancing in the dark (Bruce Sprengsteeen)
2) The River (Bruce Sprengsteen)
3) Ci vorrebbe un amico o L'insostenibile leggerezza dell'essere (Antonello Venditti)

Età adulta (meramente anagrafica):
1) Curre Curre guagliò (99 posse)
2) Chi Tene O' Mare (Pino Daniele)
3) Buena Vista Social Club (Afro Cuban All Stars)

Proposte per l'estate - una partita tra noi al...


CAMP NOU!!

Riporto testuale dal sito della Gazzetta di oggi... invece di 40 Euri sono 40K Euri ma insomma, una volta nella vita ;-)

"Giocare una partita tra colleghi o amici sul prato del Camp Nou. Un sogno per tutti gli appassionati di calcio: ora però è realizzabile, grazie all’iniziativa lanciata dal settore marketing del Barcellona. L’11 maggio è in programma l’ultima gara casalinga con il Maiorca, il 19 luglio lo stadio ospiterà il concerto di Bruce Springsteen e della E Street Band: per due mesi non ci saranno in calendario appuntamenti e quindi, si sono chiesti i dirigenti catalani, perché non aprire le porte delle strutture blaugrana al pubblico con un’offerta davvero originale? Certo, non è uno sfizio che possono togliersi tutti, e infatti destinatarie sono aziende e associazioni.
PROPOSTA BASE E OPTIONAL - La proposta base, come spiega El Pais, costa infatti 40.000 euro e prevede l’iscrizione di 35 giocatori (suddivisi in due squadre; se ne possono iscrivere al massimo 15 in più, pagando 600 euro a testa), l’omaggio di una divisa ufficiale personalizzata del Barça a testa, l’arbitro, l’utilizzo dello speaker per l’annuncio delle squadre, una foto ricordo e l’attestato con la scritta "o jugué en el Camp Nou". Dopo la partita, inoltre, appuntamento nella zona vip del Camp Nou per un cocktail. Per chi vuole strafare c’è la possibilità di negoziare con la società alcuni extra. Mogli, fidanzate, figli, parenti o amici potranno assistere alla partita dalla tribuna, visitare il museo del club e partecipare al cocktail pagando 60 euro "por cabeza". Allo stesso modo, si potrà utilizzare il pullman per arrivare allo stadio proprio come Ronaldinho e compagni (800 euro), sperimentare il fascino della gara in notturna come nei posticipi della Liga (2800 euro), oppure avere il filmato dei 90’ in dvd, girato dai tecnici del canale tematico del Barcellona (6.000 euro) per rivederselo e far morire d’invidia chi è rimasto a casa. Le prenotazioni cominceranno dall’inizio di marzo: per chi potrà permetterselo, buon divertimento."

venerdì 8 febbraio 2008

No surrender


Dopo aver lanciato questo giochetto delle canzoni, un pò di tempo fa, mi feci la mia lista. Lunga lunga. Da cui poi tirare fuori le tre + tre canzoni - quelle di allora, quelle di ora. Poi è rimasta lì e non ne ho fatto più di niente, indeciso su cosa togliere. Sono in ufficio, è un venerdì pomeriggio del cazzo, e senza nemmeno ricordare cosa avevo scritto sul mio quaderno, butto giù le mie. Invitando chi (praticamente tutti, tranne Valeria e il Ghila se non ricordo male) rimane in silenzio a mettersi in gioco e tirare fuori la propria listarella.

Liceo.
La prima è No surrender di Bruce Springsteen. Metto solo la prima strofa e il ritornello, così si capisce subito perchè questa tra le mille che potevo mettere.

Well, we busted out of class
Had to get away from those fools
We learned more from a three-minute record, baby
Than we ever learned in school
Tonight I hear that neighborhood drummer sound
I can feel my heart begin to pound
You say you're tired and you just want to close your eyes
And follow your dreams down

Well, we made a promise, swore we'd always remember
No retreat, baby, no surrender
Like soldiers on a winter's night with a vow to defend
No retreat, baby, no surrender


La seconda è Talkin' about a revolution, di Tracy Chapman. Perchè non mi dimenticherò mai quando Pierpa, appena tornato dall'america a focette a casa sua al mare dopo che ci eravamo rivisti, abbracciati, etc etc mi disse 'senti qua che bello' e mi mise il suo walkman con l'album di tracy chapman che in Italia ancora non si conosceva. E la prima era Talkin' about a revolution.
La terza è La mia banda suona il rock di Fossati, che in quella lista di cui sopra son sicuro non c'è ma: mi ricordo che la ballammo io e il matte a mille a rimini nella mitica sera che in discoteca il cane si presento tutto di bianco comprese le scarpe colla nappa (bianca anche vella) e la maglietta Italians do it better. E perchè Fossati è magico.

Ora e sempre.
Non sto a descrivere più di tanto, sennò diventa una pizza e perchè qua son cose più mie. Off he goes dei Pearl Jam. La canzone dei dodici mesi di Guccini. Don Raffae' di De Andrè.

Mi prendo la licenza del 6+1, come il superenalotto, e metto Azzurro di Celentano. Perchè è sempre stata la canzone preferita di Tina (abbiamo una registrazione in cui la cantava in modo stentato ma determinato a un anno e mezzo in culla) e perchè mi ha sempre dato un senso di gioia.

ci sono anch'io

Ciao a tutti, finalmente sono riuscita a capire come leggere e soprattuto come partecipare al blog, grazie a Valeria che con tanta pazienza è venuta a casa mia e mi ha insegnato passo passo, conquistando anche i punti di Paolo per i gelati Sammontana (almeno così mi ha detto).
Ho capito che avrò tanto da leggere e sono contenta così, almeno avrò notizie dei "ragazzi di classe" come dico io, ragazzi che, d'accordo con Massi, rimarranno sempre all'età di 18 anni, anche quando è 20 anni che non li vedo, come è capitato con Gabriele all'ultima cena di classe.
Iana (non so se un Blog si firma, fatemelo sapere)
Un caro saluto a tutti i miei cari compagni ( di classe s'intende ),
mi dispiace di non essere stato molto presente negli ultimi giorni ma, pur leggendo il blog quotidianamente e sempre con molto piacere, non sono riuscito mai a trovare un buona vena per scrivere.

Ho visto che finalmente anche il matte e claudino fanno parte dei nostri regalando a questo blog un tono, anzi un semitono di dolcezza direi , altrimenti innarivabile.

E poi ho visto l'entrata del barta e il commento relativo, subitaneo e appropriatissimo del ghila che mi ha fatto riflettere e mi ha dato lo spunto per scrivere qualcosa.
Vi chiedo : chi pensando al barta lo ha immaginato diverso dal commento di cristiano ? chi tra voi , pensando a qualcuno di noi , lo colloca in qualche ambiente diverso da quello che abbiamo condiviso ormai venti anni fa?
Ogni volta che vi leggo sorrido e vi penso e vi ricordo come se avessimo passato insieme ogni giorno degli ultimi venti anni, eppure non è così; sappiamo benissimo che, tranne poche eccezioni, abbiamo vissuto lontani, divisi per distanze, finalità, obiettivi e quant'altro.
Di alcuni di voi avevo perso completamente le tracce e la cosa non mi sconvolgeva più di tanto, eppure adesso che vi ho ritrovato è come se ci fossimo appena lasciati e faccio fatica a pensare di inquadrarci come persone "diverse" da allora .

Comincio a pensare che sia vero ciò che qualcuno scrisse una volta che " la vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda, e come la si ricorda per raccontarla ". Forse è per questo che voi sarete sempre i miei cari compagni di liceo qualsiasi cosa accada, forse è per questo che la vostra immagine sarà sempre legata ad una vecchia foto di classe.

P.S. potete dire al nassi che non si paga per scrivere sul blog?

Un bacio a tutti, Massi.

martedì 5 febbraio 2008

avanti c'è posto

in questi ultimi giorni sono stato impegnato con mia moglie, la lazio, il lavoro, violante, gli scacchi, siena, il ristorante giapponese, le ristrutturazioni, l'assemblea degli amministratori (non potete rendervi conto neanche se ci provate) il poker, l'umbria e sono stato dietro al blog. dietro nel senso che ho solo letto e non scritto. ora invece scrivo.
vedo che vincenzo rende conto della sua mission; valeria ha trovate originali; elena entra di tanto in tanto ma pertinentemente; il malva più che altro commenta; il matte ancora un po' di meno. ma tutto questo va bene. fa parte dello spirito di questo blog.
e gli altri? ragazzi c'è posto. forza, non siate timidi.
qualche nome in lista c'è (anche se ci sono due leo, peraltro muti) e allora forza!
ehi, acc... ho visto una cosa che prima non avevo notato.
IL BARTA.
questo mi fa molto piacere e sapete perchè? perchè fabio "barta" bartalena è da tantissimo che non lo vedo. non saprei dire da quanto. forse 10 anni o 15. e se mi concentro e ripenso a lui me lo ricordo con la faccia ancora da ragazzo. dovete sapere che nei primi anni '80 il barta era piuttosto basso (come me del resto) e nelle foto di classe si posizionava ai margini (come me del resto). fotograficamente si poteva definire: un laterale. era magro, con i capelli castano chiari, il naso dritto e leggermente alto, gli occhi vivi, nel complesso un bel ragazzino (senza dubbio il più bello della triade barta-liga-nassi). non ho aneddoti particolari da ricordare (già è difficile ricordare per me), non ricordo di averci discusso, giocato, studiato, girato o parlato in confidenza ma mi era simpatico e me lo ricordo con quell'espressione obliqua con cui ti guardava tra l'ironia e la sorpresa. poi mi è capitato di rivederlo appunto 10 o 15 anni fa e nonostante i due metri di altezza non era cambiato affatto. ciao fabio, ti do il benvenuto per conto anche degli altri e spero tu ti sia conservato bene. ma se sei qui non ho motivo di dubitarlo.

p.s. non inviare fotografie preferisco tenermi la sorpresa alla prossima cena dove anche tu verrai. nel giugno dell'anno corrente.

lunedì 4 febbraio 2008

Spaghetti, pollo...




Mah, sarà che ci hanno fatto aspettare in piedi un ora per un'ora scarsa di show, ma a me questo David Letterman Show non è sembrato un gran che... fortuna che il biglietto era gratis! David Letterman è indubbiamente bravo, spara cazzate con un ritmo vertiginoso per me ovviamente irraggiungibile. Fortuna che il pubblico rideva con un tempismo invidiabile, tale da permettermi di capire quando la battuta era finita. Il clou della serata (tra le sette e le otto lo show è stato registrato, e andrà in onda stasera alle 23.30 ora locale) è stato ovviamente l'intervista al senatore Ilary Clinton (udite, udite). Cosicché in un men che non si dica questa signora non eccessivamente alta (e un po' culona, bisogna dire), me la sono trovata a pochi metri, sorridente nella sua acconciatura cotonata e nel suo tailleur rosso corrida (con pantaloni neri, in tinta con il toro eventuale). Ella ha dimostrato di essere una perfetta macchina da show, riuscendo a dare delle risposte tanto sintetiche quanto efficaci sul suo programma elettorale nei pochi minuti concessi tra una pausa e l'altra di interruzione pubblicitaria. Tanto più se si considera che ha candidamente confessato di riuscire a dormire solo qualche ora in macchina e in aereo tra una tappa e l'altra del suo tour elettorale. Devo dire che però quando ha insistito sul fatto che ai 45 milioni di americani (mica male) sotto il livello sufficiente di nutrizione bisogna insegnare a non fondare la loro dieta esclusivamente sulle verdure, sono rimasto un po' perplesso... Mi è sembrata una frase incredibilmente stonata con tutte quelle luci, quelle risate, tutto quel brulichio di ristoranti che avevamo incontrato per arrivare fin lì, non lontano da Times Square. Allora mi è venuta in mente quella vecchia canzoncina che fa "spaghetti, pollo, insalatina e una tazzina di caffè ...". Credo fosse di Fred Bongusto, ma mi posso sbagliare. Chi gliel'avrebbe detto, al buon vecchio Fred – e a quelli della sua generazione, cresciuta nel mito dell'America dei tre pasti al giorno – che oggi a molti è già tanto se gli tocca l'insalatina? 

venerdì 1 febbraio 2008

Jefferson Ming e l'arte del sorpasso

Bene, dopo il post di Vincenzo sul modo di far politica in USA mi sembra giunto il momento
di rivelare la risposta al mio quesito di qualche giorno fa.
In effetti ho notato che non ha riscosso molto successo, probabilmente non molti di voi
hanno il piacere o il tempo di ascoltare la radio perché solo un visitatore esterno ha dato la soluzione. Si tratta della sigla finale di un programma pomeridiano di Radio 24 dal titolo "Jefferson Ming e l'arte del sorpasso"
e l'ho voluto citare in quanto penso che ad alcuni di voi possano interessare gli argomenti trattati, ovvero ciò che accade in e tra occidente (=States) e oriente (=Cina) e principalmente dei due prossimi importanti eventi per i due paesi:
le elezioni presidenziali in USA e i giochi olimpici a Pechino.
Tra le tante scelgo di rimandarvi alla puntata del 15/01/08: la Clinton è da poco inciampata
in un discorso giudicato offensivo per gli afro americani ed in chiusura si accenna alle
future elezioni a Taiwan.
Spero pertanto di aver fatto cosa gradita a chi tra di voi ha rapporti di lavoro (o di altro genere) con l' estremo oriente, o con gli Stati Uniti o a chi come me pensa che il mondo non si limita al Mediterraneo.
Infine chi avrà la pazienza di ascoltare tutta la trasmissione, scoprirà alla fine il motivetto che ha attirato la mia attenzione e che vi ho postato in precedenza. Per averlo mi è
bastato scrivere una e.mail alla redazione che nel giro di poche ore mi ha risposto.
Sono stati molto cortesi, rinnovo i miei ringraziamenti.

http://www.radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/jefferson-ming150108.rm

Madame Obama


Chi mi conosce sa che non sono facile agli entusiasmi (soprattutto in politica), ma questa volta devo dire che forse è veramente il caso di fare un eccezione. Personalmente non avrei mai pensato di riuscire ad emozionarmi ancora per la politica qui, in America. Io, che ho sempre pensato che "americanizzazione della politica" fosse poco meno di una parolaccia, un fenomeno da cui guardarsi, legato alla mancanza di partecipazione, all'appiattimento delle prospettive, ad una personalizzazione vuota e senza contenuti. Invece no, questa volta (ancora questa volta, mi verrebbe da dire, dopo molti movimenti che negli USA sono iniziati prima di attraversare il mondo, da quello per i diritti civili al 68) è proprio vero che la speranza viene da qui. Come ha detto Piero Sansonetti "il fatto che un nero – il nipote di un africano che faceva il servo ai colonizzatori bianchi – sfidi tutto l'establishment americano, lo metta a soqquadro, lo disarticoli, ne conquisti dei pezzi e alla fine diventi un credibile e probabile candidato al posto più alto del potere di tutto il mondo, è una novità così grande, così rivoluzionaria, che finisce in secondo piano persino il programma politico di quest'uomo". Altrettanto mi affascina la prospettiva di riuscire a vedere, per la prima volta una "first lady" nera – sua moglie Michelle, una giovane laureata in legge di poco più di quarant'anni. Ma ve le ricordate le varie Barbara Bush, Nancy Regan e via di questo passo verso la scialba Hilary Clinton. Una galleria di sepolcri imbiancati senza pari...
Mi è capitato di sentire un comizio elettorale di Michelle Obama: iniziando a raccontare della sua infanzia modesta nei quartieri popolari di Chicago South Side, è riuscita a parlare  della necessità di una scuola pubblica dignitosa per tutti (senza la quale lei stessa non starebbe dove attualmente si trova), del diritto fondamentale ad una pensione decente, del fatto che moltissime categorie di lavoratori pubblici praticamente non riescono a guadagnare quanto hanno speso per la loro istruzione, dell'illusione di riuscire ad esportare la democrazia con le armi. Credo che la metà della passione, della concretezza dell'entusiasmo che è riuscita a trasmettere, non sia presente non solo in nessuna donna o uomo politico italiano, ma neppure nelle stanze sempre più opache della nostra vecchia e stanca politica europea.