giovedì 3 aprile 2008

1984. Ghila d'annata



Riceviamo e volentieri pubblichiamo, dicono spesso i giornali a proposito delle lettere e delle proposte di articolo che vengono spedite alla redazione.
È il caso di questo scritto del Ghila che giace sul mio computer non so da quando e ne mi ricordo come ci sia finito. So solo che fa parte di una serie che il Nostro proponeva in occasione delle epiche cene di classe.
Lo ripropongo qui nella sua versione integrale (spazi compresi), non toccando assolutamente niente a parte qualche piccolo errore di battitura, come si conviene al lavoro modesto e discreto dei filologi. Il fatto che lo abbia pubblicato così tardi dipende solo da problematiche tecniche che rendono difficile (ma non impossibile, come ho potuto scoprire) il taglia-e-incolla nello spazio dei post.
Buona lettura.


Per tutti coloro, che come me, sono affetti da nostalgie infinite, scriverò due righe su cosa era il mondo nel 1984? Perché il 1984? Perché 22 anni fa ci siamo visti e conosciuti, ma chiusi nella microcellula di una classe, forse non ci siamo confrontati. Avevamo dei problemi tipo la dimostrazione del teorema delle rette parallele e ne davamo una spiegazione geometrica (c’era anche quella politica: Teorema di Moro sulle convergenze), oppure quale motorino comprare, scegliere tra stadio e discoteca, la festa di quella della 1° G, cambiare di banco, fumare, non fumare, la cintura del Charro! Ognuno chiuso dentro i propri problemi di quattordicenne mentre intanto scorreva il film del 1984.

Ma quali erano i titoli del 1984?

CRONACA

A Vicchio (FI) colpisce ancora il Mostro di Firenze. L’intera regione vive i soliti giorni di angoscia.

POLITICA INTERNA

L’Italia al quinto posto dei paesi industrializzati. Lo afferma Craxi al XXV congresso del PSI.

POLITICA ESTERA

Avanza la perestrojka di Gorbaciov ed anche l’Ungheria chiede il passaporto per la Cee.

MUSICA

Momento forte del cantautorato romano. Dopo Venditti e De Gregori è Baglioni il leader della hit.

SPORT

Il Verona batte la Juventus a domicilio e si avvia a conquistare il titolo di campione d’inverno.

Ma c’era dell’altro nel dicembre del 1984.
Lo scontro socio-economico-generazionale: dark vs paninari volgeva a favore di questi ultimi e, a posteriori, lo trovo anche significativo, quasi un manifesto dell’Italia degli anni ’80. Se si pensa che nel decennio precedente la moda proletaria e “di contestazione” aveva monopolizzato e massificato il mercato dei consumi del settore abbigliamento (non era possibile reperire pantaloni da uomo con le tasche o senza zampe… di elefante) quella degli anni ’80 da, possiamo dire, uno strappo borghese, relega a mercati di nicchia la moda alternativa e sdogana quella dell’allora maggioranza silenziosa. Ma era l’Italia di Craxi, della Milano da bere, dell’orologio al polsino, del golf, della golf, della colf e tutto questo sembrava normale.
Anche Pisa, come si dice sonnacchiosa cittadina di provincia, faceva le prove generali del gran salto nel nuovo e nella normalizzazione. Al liceo Dini, una volta fabbrica di cervelli politici, teatro di scontri di parte, si iniziava a chiacchierare di figa e di pallone senza vergognarsi. Le assemblee, ancora indette, o andavano deserte o servivano allo spaccio di sigarette, pezzi di motori, compiti riciclati e inviti alle feste.
Iniziava lo scazzo nei luoghi dove prima anarchici, comunisti e fascisti se le davano di santa? ragione. Niente più schieramenti, né cappotti di loden, niente eskimo, né polizia e gli ultimi nostalgici della contestazione vivevano isolati e segregati nelle loro sedi di federazioni semivuote o ai tavoli del bar la Tazza d’oro dove ai discorsi di Serantini si sostituivano quelli di Bersellini.
Conoscendo a memoria praticamente tutte le canzoni del grande e compianto Rino Gaetano, posso dire che eravamo entrati nella fase della presa per il culo. Ecco gli anni ’80 sono stati forse una colossale presa per il culo ed è per questo che il gotha intellettuale, serioso e radical chic non li tiene in nota e gli preferisce gli anni ’70. Forse, più semplicemente non siamo stati maturi per capirli, ma è il caso di approfondire la questione.
Provando ad analizzare i contenuti umani, antropologici e sociologici dei miei compagni di classe trovo adesso le prove che il 1984 è stato uno spartiacque tra due generazioni.
Ho sempre ammirato quelli che nella scuola del decennio precedente facevano (forse facevano) le manifestazioni, le canne, il sesso libero, la politica e mi ritrovavo nel mezzo a una generazione di niente. Ma non è vero. Non lo avevo capito ma qualcosa c’era.

Il 7 dicembre del 1984 è un lunedì e piove. Ho nella testa la colonna sonora di “altrimenti ci arrabbiamo” che ho rivisto ieri sera e nelle gambe la fatica di una partita pareggiata contro l’Aurora. Ho perso il primo autobus e di conseguenza ho perso anche la prima parte della discussione in classe sulla Juventus che, come al solito, ha rubato il derby al Torino (di cui era tifoso quel riccioletto, che non mi ricordo, che poi bocciò). Il Matte arriva trafelato, appannato e ammaccato dalla trasferta Asciano-Pisa sul Garelli. Claudio invece c’ha il Fifty, tutto un altro passo. Il Paccia fa il passo dell’oca e Vince allibito gli vomita addosso l’Internazionale. Il Riccio non lo vedo. Il Cane dice che ieri ha conosciuto una di ventisei!!! anni a Pontedera e che l’ha già quasi…. , lo Scara mi saluta come al solito mettendomi le mani addosso e mi incazzo perché mi spettina il ciuffo preparato col gel. Poi arrivano altri e c’è chi intona un blasfemo motivetto da discoteca di Den Harrow, chi scrive geroglifici, chi tocca la Brea o Brera e chi dice al Nassi di chiedere l’ora per l’assemblea. Mi fa ridere pensare oggi che il Nassi è stato il mio capoclasse e sinceramente non ricordo se c’è stata una votazione, se io c’ero e se l’ho votato, ma se succedesse oggi, ecco io voterei proprio Michele Nassi. Allucinante. Le ragazze chiacchierano tra di loro e probabilmente pensano che la rivoluzione femminile ha fallito perché è stata troppo tenera con i maschi della 1° D.

Andavo a scuola allora, di buona voglia e anche se la sveglia mi è sempre costata fatica, il fatto di vedere i miei compagni senza per il resto fare un cazzo, mi pareva un ottimo mestiere. Tanto che ho sempre cercato di non modificarlo.
Fuori tema, in italiano
Fuori dalla porta, a scienze
Fuori di testa, il sabato sera
Senza per questo rimetterci un granchè in obblighi, responsabilità, tempo o denari, non era affatto male. A quattordici anni se hai un motorino, una ragazzetta, il Matte compagno di banco e la Lazio in serie A non puoi lamentarti e io non mi lamentavo.
È strano, ma i ricordi della scuola mi mettono addosso una nostalgia divertita. Penso e parlo spesso di nostalgia ma in realtà sono un fortunato perché ho constatato che il mio cervello, per quanto si sforzi, registra ricordi in misura molto minore della media della gente.
Il futuro non mi ha mai affascinato, il passato lo ricordo a stento e mi sforzo di vivere nel presente.
Eppure se ascolto le note di “Un altro giorno è andato” di Guccini, mi vengono su le lacrime a ricordarmi che:

ti guardi nelle mani e stringi il vuoto
se guardi nelle tasche troverai
gli spiccioli che ieri non avevi mai
ma il tempo andato non ritornerà.

È così purtroppo, sembra banale, ma è tutto lì. Nei giorni.
Se ognuno di noi avesse in mente dalla nascita il numero dei giorni a disposizione e vivesse come un timer alla rovescia, non farebbe le stesse cose e neppure le penserebbe.
Allora io ho estratto dalla mia cartella del tempo la scheda del 07/12/1984 e ho fatto finta di leggerla per scacciare quella nostalgia divertita che ci ho trovato dentro. E non ci sono riuscito.

Tra ca-nnabis e ca-lvados il 7 dicembre del 2006.

32 commenti:

matte ha detto...

Oooohhh, era già un pò che non si andava sul malinconico (e in questo Cristiano è IL maestro e Vincenzo L'allievo) in codesto blogghe. Però nonto una certa contaminazione tra passato remoto e passato prossimo, prossimo si fa per dire, del Ghila: nel 1984 lui era ben lontano dall'essere laziale, doveva ancora passare la fase udinese e poi quella napoli......
matepreciso

vinmele ha detto...

O Mate, pubblica qualcosa te, invece di fare sempre il grillo parlante...

vinmele ha detto...

E comunque, non per essere fazioso, ma qualche accenno alla morte di Berlinguer andava fatto.

matte ha detto...

E' che sono alla ricerca mentale del post perfetto, che ovviamente non troverò mai e quindi mai lo scriverò....
matefatalista

Valeria ha detto...

Non ho ancora letto il post ed i relativi commenti, comunque grazie Vince per aver rotto il ghiaccio e rinnovato lo sfondo.
smack

Valeria ha detto...

Grande Matte, mi hai tolto le parole di bocca. Anche io ricordo le passioni calcistiche del Ghila e la prima, come tu confermi, era proprio l'Udinese, a seguire poi è venuto il Napoli di Maradona. E la Brea in prima non c'era.

vinmele ha detto...

Grazie Valeria.
Per il Matte: questa tendenza verso la ricerca della perfezione ha un nome e si chiama – dal personaggio biblico – "Onanismo".

Valeria ha detto...

Altra precisazione per Vince:
l' 11 giugno stavamo probabilmente sostenendo l'esame di terza media, è per questo (forse) che è stato omesso l'evento da te ricordato!

Valeria ha detto...

Vince, le tue donne sono arrivate?

matte ha detto...

Sono anni che sono "onanista" dichiarato, mica è un segreto......
mateonano
PS: grazie Valeria, sapevo che qualcono/a mi avrebbe supportato nella mia ricerca agli errori (manco se leggessimo la settimana enigmistica).

vinmele ha detto...

Già, effettivamente quell'esame me lo ricordo piuttosto impegnativo. Le mie bimbe sono arrivate riempendomi finalmente le giornate di suoni e colori. Con grande dispiacere del Matte, avrò sicuramente meno tempo per le riflessioni italoamericane.

matte ha detto...

Caro Vince, in realtà sono felice per te che moglie e figliola siano venute a trovarti (non nego che lo sono anche per me, visto che la loro presenza ti renderà meno malinconico così smetterai di mettere certi post da vena tagliata.....eh eh eh).
mateveramenteinfamone

vinmele ha detto...

Ma quella chiavica del Ghila dov'è? Non è che per caso sta davvero lavorando?

matte ha detto...

Il giorno che il Ghila lavorerà, io mi laureo davvero (vabbè, posso stare tranquillo.......).
materealista

cecconetzer ha detto...

grazie a vincenzo che mi ha pubblicato l'articolo. grazie ai caporedattori che hanno corretto alcune precisazioni (senza ahime alcun complimento, dal matte lo volevo).

ero assente ingiustificato.
ma sono tornato e mi ha fatto piacere rileggermi.
certo un pezzo di sociologia del prof vince su classe nostra... mi farebbe ancor più contento.

Valeria ha detto...

Caro Ghila,
hai ragione, non ti ho fatto i complimenti e me ne scuso. Il pezzo è davvero riuscito, ma mi son fatta prendere "dalla caccia all'errore" lanciata dal nostro "grillo parlante"!!!!;P
Hai visto che ho inserito il link sugli scacchi on line? Ben vengano ulteriori suggerimenti.
A presto
Valeria

Valeria ha detto...

Cosa è successo ai sondaggi? Sono stati censurati?

vinmele ha detto...

Si, silenzio preelettorale. Oltretutto così tu la smetti di votare PdL dal tuo ufficio per farmi incazzare.

Valeria ha detto...

Non hai capito, e te l'ho già detto. Non sono io che ho messo tutti quei voti al PdL, credimi! Non ti consiglio di approfondire di più la questione, perchè ti potresti incazzare ulteriormente. ;P

Valeria ha detto...

Ma il silenzio preelettorale lo hai imposto tu? Ieri ho visto dei messaggi di errore di Google su tutti i nostri sondaggi.

vinmele ha detto...

Si, me lo sono autoimposto liberamente, oltretutto mi sembrava che portasse anche sfiga a questo punto. È probabile che ci sia stata anche una censura a monte (su google), perché da un po' di giorni i sondaggi sono ufficialmente proibiti fino alle elezioni: persino quel menagramo di Vespa ha dovuto smettere di agitare i risultati del suo fido becchino Mannheimer (ex maoista).
Ma perché mi potrei incazzare ulteriormente sul risultato del sondaggio se approfondissi la questione? Io comunque ti accusavo di votare ripetutamente pdl tanto per stuzzicarti...

matte ha detto...

Ecco come rovinare un blogghe: con la cazzo di politica. Avete rotto licooooooooo.... parliamo di topa, piuttosto.
matetoposo

vinmele ha detto...

mattequalunquista

matte ha detto...

Si, però ho ragione.......
matecheharagione

Tina Malvaldi ha detto...

il ricciolino era il Mugnai. protagonista di una dele scene più esilaranti dei nostri cinque anni, peraltro immortalata nella foto di classe (chi ce l'ha la tiri fori per piacere) quando tirò un rutto esattamente un istante prima che il fotografo scattasse. e lo scara ride e ride nella foto. e lui cia la ghigna di quello che ha appena ruttato alla foto di classe. rivisto in quel di avane una mattina. sposato e due figlioli. E' proprio vero che il tempo andato non ritornerà!

vinmele ha detto...

Tro'!

matte ha detto...

Non rideva solo lo Scara, ma anche il Matte al suo fianco (se non sbaglio è la foto dove ciò il maglione con il rigo nero fattomi dal Paccia, ma non ci giurerei). E ridevamo di gusto. Il tutto con la faccia stranita della prof di italiano se non sbaglio tale Rondinella (applausi per la memoria portentosa del matte: clap clap clap clap clap, ok, ok , ora basta applausi).
matememorizzante
PS: non oso immaginare come cresceranno i figliuoli del Mugnai con cotanto padre........

Valeria ha detto...

So che è stato fatto un mega sondaggio sui risultati dei sondaggi elettorali che girano sui blog. Se sono tutti seri e veriteri come il nostro, questo la dice lunga sulla attendibilita' dei sondaggi pre elettorali.
Comunque non te la prendere Vince se il Matte (e non solo lui) non vuole parlare di politica, d'altronde il blog si titola "cena di classe" e non "cena di partito", quindi benvengano argomenti amarcord/culinari.
Ma se posso dire la mia, non ci trovavo proprio nulla di male. Qui ciascuno apporta qualcosa di se e il fatto che tu abbia il pallino della politica è cosa nota a noi tutti. Quindi per me poteva andare bene.

Valeria ha detto...

Matte, sei sicuro Rondinella e non Rendinella?

cecconetzer ha detto...

però il mugnai era del toro. questo è un merito.

matte ha detto...

Boh, forse era rendinella, vabbè, mi levo un applauso.
matemnemonicolostesso
PS: lo sapevo che Cristiano avrebbe detto che il mugnai è del toro, ci avrei buttato le palle se solo fosse servito a qualcosa.

vinmele ha detto...

Rendinella, animali! Che a me mi ha dato pure otto al tema su Rambo II e Rocky IV. E pensà che Stallone è ancora a giro per il mondo.