mercoledì 29 ottobre 2008

attendo risposta!

neanche io, come il matte, ho letto la riforma gelmini. neanche io, come il matte, ho l'acume per capirla. voglio però dire un paio di cose che faranno arrabbiare tutto il resto del popolo di questo blog (vince e nassi).
a parte la legge 133 quella del taglio alla ricerca universitaria (chiunque direbbe che ciò è male) la leggina della gelmini (riferita alle scuole elementari) mi sembra invece un bene.
il maestro unico, il grembiule, il voto numerico, il voto in condotta sono tutte cose che io reputo sane. lasciamo stare che dette da una fazione di partito opposta al governo possano apparire in questo modo: qui vogliono istituire dei nuovi balilla! vogliono omologare le coscienze! la prossima volta reintrodurranno l'olio di ricino!
no, cari amici, sono balle.
come del resto sono balle gli esercizi iperbolici dei partiti di governo per dare una giustificazione sociale a detti provvedimenti, quando l'unica, scontata, reale necessità (e qui starebbe la giustificazione) è quella di recuperare denari.
io penso questo:
in italia, dal 1964 in avanti (non sto a dire per colpa di chi) viviamo una pesante crisi di deficit per il debito pubblico. questo ha portato poi una serie di danni, rimedi, danni, rimedi-truffa, danni grossi, alleati di politica internazionale ambigui, terrorismo, stragi di stato, servizi segreti deviati, coscienza politica zero, orgoglio in campo internazionale zero, retrocessione economica, politica sociale a zero lire, costi grossi, interessi grossi, crescita rasoterra, riforme poche, non si fa il nucleare (ah craxi), si compra l'energia sempre dai soliti che ce la fanno pagare cara (ah mattei), non si contravviene ad un patto internazionale ma semplicemente ci si allea con tutte e due le parti, e si crede di essere i più furbi, i più belli, i più bravi....
in italia, dal 1964 non c'è stato ancora un politico che ha detto queste parole: ragazzi, andiamo male. questo debito pubblico cresce. che facciamo? aumentiamo le tasse o tagliamo i servizi? noi vorremmo fare ciò che abbiamo sempre fatto, ovvero mettere le mani nelle tasche degli italiani (chiaramente quelli che non recriminano, le famiglie, i pensionati, i dipendenti, i piccoli professionisti) e al contempo tagliare anche i servizi (sempre a quelli di sopra).
d'altra parte, lo sapete, siamo dei vigliacchi. a capo di un paese di vigliacchi.
no, no.. scusate, questo non si può dire. allora ragazzi, lo sapete che facciamo? facciamo una proroga, un condono, una sanatoria, un referendum e quei soldi che ci dovete ce li date a rate con comodo. quelle tasse promesse le lasciamo in mano a quelli che verranno, tanto non finiamo la legislatura e poi diamo la colpa a loro. la scuola d'altronde è dovuta, anche la salute, la pensione, il pallone e la televisione sono dovute. non possiamo mica fare la figura della spagna, del portogallo, della grecia o dell'irlanda. noi siamo una potenza economica, culturale, industriale...
compagni (nel senso del liceo) io non voglio una scuola di balilla, perchè, chiarisco subito il concetto, mi vergognerei di essere italiano.
non voglio neppure la scuola di oggi per non dover ammettere la stessa cosa tra qualche anno.
io credo, come montanelli, che un paese si faccia soprattutto a scuola e quello del 1964 (e non del 1934!) era assai migliore di questo.
in tutti i sensi.
e se non ci credete riguardatevi il film.
su rai tre in tarda serata qualche volta lo ridanno.
ciao da cecconetzer

10 commenti:

Naji ha detto...

...ma io non credo che tagliare quei pochi spiccioli che spende lo stato italiano per la scuola, la cultura e la ricerca siano in grado di rimettere in sesto le casse pubbliche; sono invece convinto che si stia seguendo la logica di favorire le scuole e la ricerca private, e soprattutto di fare imbarbarire ulteriormente un popolo di ignoranti e di gente priva di senso civico, e su questo Montanelli aveva ragione.

vinmele ha detto...

I grembiulini (e il voto in condotta) stanno alla buona scuola di una volta come il mulino bianco sta alla buona vita di campagna di una volta. Tradotto: non c'entrano un cazzo nessuno dei due, perché nessuna delle due cose sono mai esistite e si tratta di due invenzioni pubblicitarie per vendere consenso (la prima) o biscotti (la seconda). Sveglia!! Ma veramente vent'anni e passa di tv berlusconiana vi ha bruciato tutti i neuroni?

Naji ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Naji ha detto...

...magari fosse così semplice: vallo a spiegare ai precari della scuola e della ricerca che non saranno mai assunti, vallo a spiegare alle famiglie che dovranno sostenere spese maggiori e insegnamento peggiore, vallo a spiegare ai bimbi disabili che non avranno più l'insegnante di sostegno, a quelli che non avranno più il tempo pieno, a quelli che saranno allontanati dagli altri perchè non sanno l'italiano, a quelle persone che dovranno andare a fare ricerca all'estero, ecc ecc; vallo a dire a loro che la riforma non esiste, agli studenti universitari che pagheranno molto per avere una università di serie B... e non dire sveglia a chi si è accorto che non è certo questo il momento di addormentarsi, con tutto il rispetto.

vinmele ha detto...

E io che sto' a dì?

Naji ha detto...

Ah, ok...
allora avevo capito male.

Vincè, buon per te, resta in Amèria!!

matte ha detto...

Ieri l'altro ir pisa ha pareggiato in casa con l'avellino, questo è ir vero dramma...........
Per il resto, che vi devo dì? Andate a fà un girotondo, ci sta che le cose cambino in meglio.
Io seguo la linea parenti (crautino, non la prof di scienze), viva la topa.
E della scòla m'importa 'na sega, io tanto ormai l'ho fatta (a parte finì di laureammi, ma prima o poi....).
mateforzapisa

vinmele ha detto...

Se l'avessero finanziata tutti come te l'Università, non avremmo di questi problemi.

vinmele ha detto...

Oddio, anch'io il mio contributo l'ho dato, eccome.

matte ha detto...

Ma infatti attendo da un momento all'altro la laurea ad honorem, almeno mezza ingegneria è mia di diritto.........
matequasiingegnere